Tipologie e Cause

Il sovraindebitamento non sempre è frutto di un’unica decisione. È difficile che un unico prestito renda sovraindebitata una famiglia.

È molto più probabile che una famiglia risulti sovraindebitata per una serie di avvenimenti e decisioni che si susseguono nel tempo.

Per questo è importante avere chiaro i rischi e gli obblighi dell’indebitamento perché prevenire le situazioni critiche e i problemi è molto più semplice che risolverli.

Quali sono le principali cause che portano al sovraindebitamento?

Esse possono essere divise in:

  • Economiche: es. aumento del costo della vita, aumento dei bisogni della famiglia, tagli alla spesa pubblica per beni/servizi ai cittadini, problemi lavorativi (perdita del lavoro, cassa integrazione);
  • Familiari: es. divorzi, decessi, mantenimento dei figli, ecc…
  • Salute: es. gravi malattie, cure necessarie inaspettate, ecc…
  • Patologie psicologiche: es. gioco d’azzardo, tossicodipendenza, alcolismo, tabagismo, ecc…

Sviluppare un buon livello di cultura finanziaria permette ai soggetti di prendere decisioni prudenti e in linea con i propri bisogni, non solo quelli attuali (riferiti ad oggi) ma soprattutto quelli futuri (riferiti al domani).

Le famiglie e gli individui devono avere un tenore di vita adeguato rispetto alle proprie possibilità economiche. È possibile ed è corretto acquistare un bene e soddisfare un proprio bisogno utilizzando il credito ma anche il credito deve essere coerente alle proprie possibilità economiche.

Acquistare beni e/o servizi senza prima riflettere sulla propria situazione finanziaria è molto rischioso.

Ciascun consumatore prima di fare una spesa molto impegnativa deve porsi poche semplici domande:

  1. Posso permettermi quello che sto acquistando?
  2. Sono certo che avrò il denaro sufficiente per ripagare tutti gli acquisti che ho fatto a rate?
  3. Ho tenuto conto di tutte le possibili spese future per me o per la mia famiglia?

Per evitare di sovraindebitarsi ogni consumatore deve:

Tenere sotto controllo la propria situazione finanziaria effettuando un’attenta pianificazione delle entrate e delle uscite;

Distinguere fra spese necessarie, superflue e/o rinviabili;

Cercare un equilibrio fra reddito e tenore di vita.

Il consumatore che intende chiedere un prestito deve:

Affidarsi a banche o altri intermediari finanziari, diffidando di soggetti non autorizzati che promettono denaro con facilità;

Valutare più di un’offerta di prestito che soddisfa il bisogno finanziario, confrontandone i costi e la rata mensile;

Calcolare attentamente l’impegno finanziario che comporta il prestito prescelto e valutare se è coerente con la propria capacità di rimborso (reddito – spese);

Quando il consumatore si accorge di non poter riuscire a pagare alle scadenze stabilite le rate di un prestito dovrebbe parlarne contattare i creditori e spiegare la situazione per stabilire con loro una modalità di pagamento che sia compatibile con le proprie disponibilità:

  1. Se si tratta di un unico importo da pagare, egli può chiedere la rateizzazione dei pagamenti;;
  2. Se si tratta di un piano di rimborso rateale, può chiedere di ridurre la rata allungando la durata del prestito;;

Esistono numerose forme di intervento pubblico predisposte per fare fronte alle crisi delle famiglie:

  1. Il Fondo di Solidarietà (il cosiddetto fondo Gasparrini L. n. 244/2007) che prevede la possibilità di chiedere la sospensione delle rate del mutuo per acquisto prima casa. Durante l’emergenza COVID le modalità di accesso sono state semplificate e ampliate così come la natura dell’intervento (link)
  2. Il Fondo di prevenzione usura. Il rischio più grande per una famiglia o un individuo in difficoltà finanziaria è che si rivolga a usurai. Per questo è stato istituito il Fondo di prevenzione del fenomeno dell’usura. Le Fondazioni e Associazioni riconosciute per la prevenzione del fenomeno dell’usura utilizzano i fondi messi a disposizione dal Ministero dell’Economia e delle Finanze a sostegno di persone sovraindebitate. I soggetti che si trovano in questa situazione possono contattare associazioni o fondazioni antiusura cercando tra quelle presenti nel tuo territorio, consultando l’elenco presente sul sito del MEF. (link link)
  3. La legge n. 3 del 2012 per la soluzione delle situazioni di sovraindebitamento (definita più suggestivamente “legge salva suicidi”) tutela quei soggetti che versano in condizioni di difficoltà dovute al sovraindebitamento. Questa legge è riservata non solo alle famiglie bensì a professionisti, aziende agricole, start up innovative, enti no profit, etc., che si trovano in situazioni di difficoltà dovute all’incapacità di estinguere i finanziamenti precedentemente stipulati. La legge offre soluzioni a questi soggetti, permettendo un graduale assorbimento della loro situazione di crisi.

Ultimo aggiornamento: giugno 2023