La scelta della forma pensionistica

Una volta decisa l’adesione, il passo successivo consiste nella scelta della forma pensionistica alla quale versare i tuoi contributi. Le più importanti valutazioni da fare sono:

  • verifica i costi applicati dalle diverse forme pensionistiche complementari, perché essi riducono l’ammontare dei risparmi che hai destinato alla previdenza complementare e, quindi, la tua futura pensione.

Le nuove norme sulla trasparenza dettate dalla COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione) richiedono di inserire nella Nota Informativa la seguente avvertenza: ““È importante prestare attenzione all’ISC che caratterizza ciascun comparto. Un ISC del 2% invece che dell’1% può ridurre il capitale accumulato dopo 35 anni di partecipazione di circa il 18% (ad esempio, lo riduce da 100.000 euro a 82.000 euro).” L’ISC è l’indicatore sintetico di costo che esprime l’incidenza percentuale annua dei costi sulla posizione individuale dell’aderente (sotto alcune ipotesi definite dalla stessa autorità di vigilanza: versamento contributivo annuo di 2.500 euro e tasso di rendimento degli investimenti pari al 4% costante).

  • verifica, inoltre, in quale modo i diversi prodotti di previdenza complementare a cui potresti aderire investiranno i tuoi contributi, quale sia il livello di rischio di tali investimenti, e se esso sia adeguato anche all’orizzonte temporale più o meno lungo per il quale stai investendo, da oggi al momento in cui andrai in pensione (vedi la successiva sezione Le scelte di investimento possibili); verifica se vengono prestate garanzie e quali tipi di prestazioni, anche aggiuntive rispetto alla pensione, puoi ottenere. Leggi anche l’Appendice – Informativa sulla sostenibilità – per sapere se la forma pensionistica promuove caratteristiche ambientali e/o sociali, o si pone specifici obiettivi di sostenibilità, con conseguente adozione di politiche in grado di produrre effetti concreti e misurabili.
  • se sei un lavoratore dipendente, verifica che il tuo contratto di lavoro preveda la possibilità di iscriverti a un fondo pensione (negoziale, aperto o preesistente) di riferimento. In questo caso, al tuo contributo e al tuo TFR si aggiunge anche il contributo del tuo datore di lavoro; ciò ti consentirà, a parità di altre condizioni, di ottenere una pensione complementare più alta.

Ultimo aggiornamento: maggio 2023