Perché la previdenza complementare?

Aderire alla previdenza complementare significa accantonare regolarmente una parte dei risparmi durante la vita lavorativa per ottenere una pensione che si aggiunge a quella corrisposta dalla previdenza obbligatoria.

La previdenza complementare rappresenta un’opportunità di risparmio a cui lo Stato riconosce agevolazioni fiscali di cui altre forme di risparmio non beneficiano.
L’agevolazione vale anche nel caso di versamenti effettuati a favore di familiari fiscalmente a carico. Ecco perché, prima di aderire alla previdenza complementare, è importante valutare la propria situazione lavorativa, il proprio patrimonio personale e le proprie aspettative pensionistiche.

Se sei
un lavoratore
giovane

per il quale le modifiche del sistema pensionistico provocano un abbassamento significativo della pensione obbligatoria, rispetto a quella degli attuali pensionati, è particolarmente importante pensare per tempo a costruirti una pensione complementare.

Se sei
un lavoratore
dipendente

puoi avere diritto al contributo del datore di lavoro.

Per i lavoratori dipendenti, la previdenza complementare si basa sul cosiddetto regime della contribuzione definita; pertanto, la somma che hai accantonato per la pensione, cioè la tua posizione individuale, dipende:

  • dall’importo dei contributi versati alla forma pensionistica complementare;
  • dalla durata del periodo di versamento (più anni = più contributi);
  • dai rendimenti ottenuti, al netto dei costi, attraverso l’investimento dei contributi versati sui mercati finanziari.

Se sei un lavoratore dipendente del settore privato (o un dipendente del settore pubblico con fondo negoziale di riferimento), puoi decidere di destinare alla previdenza complementare il Trattamento di Fine Rapporto e ulteriori contributi volontari. La tua posizione individuale si formerà così:

Il tuo contributo e la quota del Trattamento di Fine Rapporto (TFR)

+

Il contributo (se presente) del tuo datore di lavoro

+

I rendimenti dell’investimento al netto dei costi

=

La tua posizione individuale

Puoi anche decidere di contribuire con il solo TFR, ma in questo caso rinunci al contributo del datore di lavoro.

Al momento del pensionamento, in base alla tua speranza di vita, la posizione individuale viene trasformata in una rendita vitalizia che costituisce la pensione complementare.

Ultimo aggiornamento: maggio 2023