Conoscere e prevenire il sovraindebitamento

Non sempre i consumatori dispongono delle somme necessarie per acquistare/realizzare ciò che vogliono. Il ricorso al credito offerto da banche e intermediari finanziari permette ai consumatori di soddisfare i bisogni della propria famiglia pur non disponendo nell’immediato delle cifre complessive necessarie.

I bisogni della famiglia possono riguardare l’acquisto di beni (per es. l’auto, l’arredamento, ecc.), la fruizione di servizi (per es. cure mediche, apparecchi ortodontici per i propri figli, corsi di formazione, la frequenza di palestre, ecc.) oppure l’acquisto o ristrutturazione della propria abitazione.

Il ricorso al credito per una famiglia significa indebitarsi ovvero assumersi l’impegno di restituire le somme ricevute in un certo periodo di tempo. Le rate dei debiti assunti, in genere, sono mensili e comprendono anche gli interessi maturati sulle somme ricevute.

Conoscere la propria capacità di indebitamento significa conoscere l’importo di credito che una famiglia è in grado di restituire in un certo periodo di tempo.

Per restituire i prestiti ricevuti normalmente una famiglia utilizza i redditi prodotti con il proprio lavoro. Occorre fare molta attenzione, però, a considerare non solo i redditi ma anche le spese che la famiglia sostiene normalmente per vivere e fare tutto ciò di cui ha bisogno.

Solo ciò che rimane del proprio reddito, una volta che sono state sostenute tutte le spese necessarie, può essere destinato alla restituzione dei prestiti.

Un errore frequente è pensare di utilizzare il ricavato della vendita di propri beni per restituire i propri debiti. Ciò è possibile solo a patto che sia realmente possibile vendere i propri beni e venderli al prezzo che si immagina. In ogni caso, ciò ha carattere eccezionale.

Un altro errore frequente è pensare che non possano verificarsi imprevisti (un’incidente automobilistico, una rottura nell’abitazione, la necessità di cure dentistiche o di un apparecchio per i denti per i propri figli, ecc…

Può accadere che una famiglia decida di utilizzare il credito per sostenere una spesa, successivamente ricorra a un altro prestito per fare fronte a una necessità e poi ancora, a fronte di un incidente richieda un altro prestito per pagare i danni. In questi casi, senza rendersi conto, la famiglia rischia di trovarsi di fronte a numerosi debiti e a non riuscire a pagarne tutte le rate.

Un indebitamento sano è quello che può essere estinto facendo riferimento al proprio reddito ordinario ridotto delle proprie spese ordinarie. Un minimo di cautela volta a lasciare anche una differenza fra ciò che si può pagare e la rata aiuta a rendere più equilibrato l’indebitamento. Un’altra possibilità è quella di lasciare qualche risparmio a fronte di imprevisti nelle spese familiari.

In questo senso, controllare la propria situazione economica in modo continuo e con riferimento a periodi significativi evita di indebitarsi in modo eccessivo. Si deve fare riferimento a periodi lunghi come, per esempio le spese di un anno, i redditi di un anno. Oltre a ciò, occorre pensare se negli anni a venire ci sono possibili modifiche nelle spese ordinarie.

Una volta fatto questo, si possono realizzare gli obiettivi della famiglia e soddisfare anche bisogni importanti.

Una famiglia ha un indebitamento equilibrato se pur facendo fronte a spese importanti con prestiti elevati ha correttamente diluito la restituzione nel tempo, allineando le rate alla capacità di rimborso (reddito meno spese della famiglia); si badi che l’equilibrio non viene dall’importo del prestito ma dalla coerenza del piano di restituzione alla capacità di rimborso.

Una famiglia ha un indebitamento eccessivo quando si crea uno sbilanciamento tra rate dei prestiti richiesti e la propria capacità di rimborso e, quindi, è costretta a risolvere queste difficoltà facendo ricorso ai risparmi, vendendo beni di proprietà o rinunciando a spese necessarie per il benessere della famiglia;

Una famiglia ha un sovraindebitamento quando la situazione diviene patologica e si verifica l’impossibilità di far fronte alle proprie spese quotidiane e a pagare i prestiti. In questo caso, pur ricorrendo ai risparmi e vendendo tutti i beni in possesso, la famiglia non riesce a risolvere la situazione.

Il sovraindebitamento può manifestarsi per cause e responsabilità diverse:

  • esiste un sovraindebitamento “attivo” quando esso deriva da proprie decisioni legate a una cattiva o incapace gestione delle proprie risorse finanziarie, a comportamenti di acquisto eccessivi oppure a situazioni patologiche (come le dipendenze da alcool, droghe, gioco d’azzardo). In questa tipologia rientrano anche i casi di scarsa concretezza nelle valutazioni future come, per esempio, quando si fa affidamento sul reddito di un parente anziano per restituire debiti di lungo termine.
  • esiste un sovraindebitamento “passivo”, quando esso deriva da situazioni impreviste e imprevedibili come la perdita del lavoro, gravi malattie, incidenti ecc…

La gestione e la prevenzione del sovraindebitamento è fondamentale nelle valutazioni delle famiglie. È molto importante che nelle prime fasi delle difficoltà finanziarie si parli immediatamente con i creditori per trovare le modalità migliori per gestire la situazione.

Uno dei rischi principali è quello di utilizzare debiti offerti in modo illegale (per esempio da usurai) che finiscono per generare situazioni estremamente gravi.

Ultimo aggiornamento: giugno 2023